Le varie tipologie di video marketing sono utili per accrescere la brand awareness: proviamo a capire in che modo e perché.
Sono tante le possibili applicazioni del video marketing, caratterizzate da peculiarità e modalità di esecuzione differenti. C’è, però, un denominatore comune, che è rappresentato dall’obiettivo che ci si propone di raggiungere. Un obiettivo che, in realtà, è duplice: da un lato un incremento delle conversioni e dall’altro lato una crescita della brand awareness. Il compito del video marketing, dal punto di vista di un’azienda, è quello di informare i clienti e al tempo stesso coinvolgerli, per emozionarli e farli divertire. A volte un video dura pochi secondi, ma è un lasso di tempo più che sufficiente per ottenere il risultato desiderato.
Perché puntare sul video marketing
Il video marketing si distingue dalla classica pubblicità grazie alla capacità che hanno i filmati di stimolare, mettendo a disposizione degli utenti qualcosa che va oltre un banale motivetto o un semplice slogan. Le tipologie tra cui scegliere sono molteplici: i webinar, i video animati, i tutorial, i video in realtà virtuale, i video in realtà aumentata, i filmati per i social network, e così via. Proviamo a prendere in esame alcuni esempi per saperne di più.
I video di storytelling
Al giorno d’oggi nel campo del marketing si parla sempre più di frequente di storytelling: si tratta di un sistema di comunicazione che viene adoperato sia in ambito pubblicitario che nel settore dei social network. Soprattutto nel corso degli ultimi anni si è passati da un messaggio pubblicitario di tipo aggressivo a una realtà di tipo emozionale, e i video storytelling si inseriscono proprio in questa scia. I potenziali clienti possono essere emozionati e coinvolti, in modo da sentirsi vicini ai valori o alla storia del marchio.
I video personalizzati
Un elevato tasso di apprezzamento è quello che contraddistingue anche i video con i messaggi personalizzati, a cui le aziende possono ricorrere per coccolare i clienti e conquistare la loro attenzione. Questi filmati possono essere inviati in risposta a messaggi di posta elettronica, ma esistono anche le stories di Instagram che possono essere sfruttate a questo scopo: è sufficiente, in questo caso, inserire il box domande per poi rispondere agli interrogativi che verranno posti dai follower e dagli utenti del social.
I video in diretta
Infine vale la pena di citare i video in diretta, che mettono a disposizione un canale di comunicazione senza filtri, per mezzo del quale è possibile interagire con gli spettatori in maniera diretta. Ovviamente, una soluzione di questo tipo genera un livello di empatia molto più elevato rispetto a quello che può scaturire da un video on demand. La partecipazione è l’ingrediente che sta alla base del successo, ed è più o meno ciò che attualmente viene indicato come engagement. In sostanza gli spettatori, nel momento in cui vengono messi in condizioni di interagire, si sentono più partecipi, e quindi sono motivati a intervenire in prima persona e a esporsi attivamente.