La copertura digitale in Italia è stata sempre una nota dolente rispetto al resto d’Europa. Avere ancora una parte del territorio con problematiche di internet lento, o addirittura inesistente, è sicuramente preoccupante.
Rapporto Agcom 2016
I dati che provengono dal rapporto Agcom 2016 parlano di una copertura nazionale in crescita, ma non ancora sufficiente a competere con la media europea. Nel 2015 la copertura nazionale delle reti a banda ultra larga si attestava al 41%, mentre nel 2016 è salita al 72%. Un bel balzo, se però non si tiene conto che solo il 60% della popolazione usa il web. Questo è un risultato eclatante, che significa che ben 4 persone su 10 in italia non utilizzano internet, il che ci pone al penultimo posto in Europa, con una crescita nell’ultimo anno solo del 3%.
Questo risultato stride abbastanza rispetto alla crescita della copertura internet ed è abbastanza preoccupante, in quanto significa che molte persone ancora non hanno interesse all’utilizzo di internet come mezzo per fare e-commerce, o operazioni di banking, mentre per quanto riguarda i social siamo in linea, se non addirittura superiori, alle medie europee, così come per lo streaming video e musicale.
La percentuale per chi è abbonato alla banda ultra larga è aumentata rispetto al 2015, passando dal 5% al 12%, ma anche qui siamo ben al di sotto della media europea che è del 37%, attestandoci solo al 25° posto.
Prospettive future
Il Piano Strategico del Governo mira ad ampliare notevolmente le infrastrutture per portare la banda larga ovunque. Lo scopo è quello, entro il 2020, di raggiungere l’85% della popolazione con servizi internet con velocità almeno di 100 Mbps e di avere un’offerta di servizi di almeno 30 Mbps per il 100% della popolazione.
Entro il 2018 si dovrebbero raggiungere il 71,3% con servizi fino a 30 Mbps, mentre oggi siamo al 35,4%, mentre per quelli a 100 Mbps, che oggi si attestano al 11%, si dovrebbe salire al 23,1%.
Le più grosse compagnie si stanno attrezzando per seguire o addirittura superare le previsioni nazionali. Tim, ad esempio, ha annunciato il progetto di sviluppo della rete fibra per le cosiddette aree bianche o rurali, con la previsione di raggiungere l’85% entro fine 2017, il 95% entro il 2018 e il 99% entro il 2019, come anche di portare la copertura 4G oltre il 99%, sempre entro il 2019.
Investimenti e proiezioni sicuramente importanti, che speriamo siano mantenute appieno, in modo da recuperare posizione nella graduatoria europea, visto che siamo uno degli stati più importanti, e soprattutto per far salire notevolmente il numero dei navigatori