Come funziona la mobilità aziendale integrata

Ad oggi tra le tendenze più importanti inerenti la gestione aziendale, vi è la predilezione per tutte quelle forme di integrazione funzionale ed organizzativa previste dalla mobilità aziendale quali:

  • viaggi,
  • mobility,
  • fleet.

Non a caso per quanto riguarda i viaggi aziendali, le imprese hanno trasferito il loro interesse dal Total cost of ownership (Tco), che riguarda i costi di implementazione e gestione della flotta, al Total cost of mobility (Tcm), che si basa su altri fattori come l’utilizzo di auto privata, la mobilità con noleggio, il car sharing o l’utilizzo di taxi che impattano sui costi di mobilità aziendale.

 

La coincidenza di questi costi crea però inefficienza e spreco nonostante in quasi tutte le aziende italiane le aree di mobilità aziendale vengono gestite da tre figure differenti:

  • il travel manager,
  • il fleet manager,
  • il mobility manager.

Tuttavia, sulla base di alcune statistiche ne è emerso che quest’anno circa il 20% delle imprese prese a campione, ha optato per l’integrazione della gestione di queste 3 funzioni.

Ciò è dovuto al fatto che una visione d’insieme dei diversi ambiti inerenti la mobilità aziendale, può aiutare a favorire i processi di ottimizzazione delle risorse con un taglio sui costi.

Un caso di successo: Engie Italia

 

Un esempio di questo successo viene dall’azienda Engie Italia che ha elaborato un piano di riorganizzazione delle mobilità allo scopo di far diventare sempre più efficienti i viaggi dei dipendenti, gli spostamenti delle auto in flotta e in particolare tutto ciò che è inerente la mobilità aziendale.

Nello specifico hanno sviluppato una piattaforma intranet aziendale, che prende il nome di WeSharing e che mira a mettere insieme tutti i servizi in uso e futuri riguardanti la mobilità.

Lo stesso general services manager di Engie Italia riferisce che: «fra i servizi già operativi c’è il car sharing interno (per il parco auto aziendale), che consente ai dipendenti di prenotare le auto attraverso pochi semplici passaggi. Tra quelli in fase di lancio vi è invece il car sharing esterno (in collaborazione con Car2go) e due progetti di car pooling (uno con Jojob e l’altro con Moovit). Al momento stiamo testando anche il park sharing, che permette ad esempio ai dipendenti che vanno in trasferta di mettere in condivisione il loro posto auto, consentendo così agli altri colleghi di usufruirne per il periodo di tempo stabilito. In questo modo si sfruttano appieno gli spazi dei parcheggi aziendali e si evita il congestionamento di quelli esterni».

Fra i tanti progetti di Engie Italia vi è la realizzazione dell’home sharing, un servizio che consente tramite web o app di poter mettere in contatto clienti e colleghi che vivono in sedi distaccate, ospitandosi a vicenda andando a risparmiare sui costi dell’albergo.

Ne emerge pertanto un nuovo modo di concepire la mobilità che deve essere basata sulla condivisone come mezzo per poter giungere allo scopo ultimo di riduzione dei costi per trasferimenti e trasferte lavorative.

 

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